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Io - https://www.claudiovianello.com

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©2025 Claudio VIANELLO
2025 ©Claudio Vianello
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I miei primi vagiti nella fotografia la Koroll 24(Bencini)
La mia biografia
Claudio Vianello racconta un percorso affascinante, intriso di passione per la fotografia e per le arti visive.
La sua storia, che parte dai primi passi con una macchina fotografica, una Koroll 24, regalata dal padre, nelle colonie estive a soli 7 e otto anni, e si evolve in una carriera dedicata all'arte e alla tecnica fotografica.
Da giovane, con l'ingresso al Liceo Artistico di Venezia e i corsi all'Accademia di Belle Arti, si immerge nelle varie discipline artistiche, ma è la fotografia in bianco e nero che lo cattura maggiormente.
L'apertura della sua bottega a Jesolo nel 1973 segna un punto cruciale, dove la fotografia diventa una pratica quotidiana, tra incisioni e sviluppi in camera oscura.
E poi la Nikon FG, acquistata nel 1983 a Dubai, che segna il passaggio definitivo a una nuova era tecnologica nella sua carriera fotografica.

La mia passione per il bianco e nero
La passione di Claudio Vianello per la fotografia in bianco e nero è davvero interessante, soprattutto considerando il suo percorso artistico. Il bianco e nero, infatti, non è solo una scelta estetica, ma una vera e propria filosofia visiva. In un mondo dove il colore domina, lavorare in bianco e nero obbliga l'artista a concentrarsi su altri elementi fondamentali come la composizione, il contrasto, la luce e l’ombra.
Nel caso di Vianello, il bianco e nero sembra essere una direzione che si è evoluta naturalmente dalle sue esperienze nell’incisione e nelle tecniche grafiche, come la litografia e l'acquaforte. Queste tecniche sono anch'esse monocromatiche e pongono una forte enfasi sul contrasto tra luce e ombra, sulle texture e sulle linee. Probabilmente, quando Vianello ha iniziato a fotografare, si è sentito attratto da queste stesse qualità, che conferiscono alla fotografia una forza espressiva unica.
Lavorare in bianco e nero ha anche un effetto potente sulla percezione della realtà: elimina il "rumore" del colore e ci permette di concentrarci sulle forme, sulle emozioni e sui dettagli.
È una forma di astrazione che invita lo spettatore a vedere oltre la superficie, a entrare nel cuore di ciò che viene fotografato.


Gli studi d'arte
La mia voglia era una sola,  così nel 1970 iniziai gli studi al Liceo Artistico di Venezia. D'estate lavoravo per pagarmi gli studi artistici




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